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Nel cuore di Montanaro, a pochi passi dalla chiesa S. Maria Assunta di Montanaro, sorge un prestigioso edificio seicentesco che racconta secoli di storia e cultura. Il palazzo fu dimora della nobile famiglia Ferrero di Malgrado, il cui casato affonda le radici nel notaio Gianbattista Ferrero, al quale i nipoti dedicarono la storica Contrada del Pontetto. Tra le figure più illustri spicca il notaio Giuseppe Antonio Ludovico Ferrero, che per oltre quarant’anni ricoprì il ruolo di patrimoniale della Regia Camera dei Conti sotto i regni di Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III di Sardegna.
L’edificio si compone di due corpi di fabbrica disposti a “L”:

Il nucleo originario, risalente al XVII secolo, custodisce un armonioso scalone d’onore a rampe voltate, sostenute da eleganti archi rampanti.
Il secondo corpo, edificato nel 1841 in continuità con la struttura seicentesca, si sviluppa lungo via Gian Battista Ferrero e termina con un portone monumentale sormontato da una caratteristica torretta.

I soffitti dei saloni e delle sale furono impreziositi, tra il 1850 e il 1865, dai raffinati dipinti del pittore montanarese Agostino Viestri, conferendo agli ambienti un fascino artistico senza tempo.
Un’iscrizione storica ricorda un ospite illustre:
«Questa casa abitò S.A.R. il Principe Amedeo – 24 luglio 1865», il Duca d’Aosta, secondogenito di Vittorio Emanuele II e marito della Principessa Letizia Bonaparte.
Nei saloni del palazzo, gli ultimi eredi della famiglia Ferrero – il dott. Ignazio, stimato medico, e le sorelle Vincenza e Marianna, appassionate di lettere e musica – organizzavano memorabili concerti di musica classica, trasformando la dimora in un vivace salotto culturale.
Nel 2017 il signor Salvatore Reina, affascinato dalla bellezza dell’edificio, decide di acquistarlo con l’intento di riportarlo ai suoi antichi splendori.